mercoledì 2 gennaio 2008

E SE IN IOWA....













Mike Huckabee e Barack Obama
Militano in due schieramenti diversi, il primo nel partito repubblicano, il secondo nel partito democratico. Ma hanno un'idea in comune: pensano che non si possa escludere a priori la religione dalla sfera pubblica, e che pertanto un candidato alla Casa Bianca non può lasciarla completamente fuori dalla porta.
Sarebbe interessante se stasera alle primarie in Iowa vincessero loro due: si tratterebbe di una bella lezione per i fondamentalisti del pensiero laicista.

6 commenti:

Anonimo ha detto...

nella politica americana la religione riveste un ruolo di primissimo piano, al contraio che qui in europa.
ti faccio un esempio: tony blair, che è molto religioso e tra l'altro si è appena convertito al cattolicesimo, ha chiaramente detto qualche giorno fa:"avrei voluto parlare di più di religione nei miei anni da primo ministro, ma qui in europa sarei stato preso per pazzo".
questo è tutto merito dell'egemonia dell'ideologia marxista che aleggia su tutto il nostro sfortunato e materialista continente.
in america sì che la gente capisce quali sono i veri valori di un uomo e di un politico.

Old Whig ha detto...

Sono i due candidati per cui anch'io faccio più il tifo. Una sfida finale tra loro due mi farebbe stare molto tranquillo.

Emanuel ha detto...

@ Andrea: è vero, qui in Europa la religione è meno citata dai contendenti per creare consensi. Prendi Berlusconi, uno che nonostante tutto stimo parecchio: guida un fronte conservatore ma non fa della questione religiosa il suo cavallo di battaglia primario, anche se Forza Italia è vicina alle posizioni della Chiesa (vedi il no ai Dico e la mozione di Bondi sulle linee guida della 194).
Penso che questo "silenzio" sulla religione in parte sia dovuto alla ritrosia dei candidati, in parte al laicismo di certi Paesi (vuoi mettere la Francia con gli Usa?).
In Italia poi noto un'interessante contraddizione: la Chiesa esercita una notevole influenza, sia a livello legislativo (vedi la legge 40 o l'affossamento dei Dico), sia a livello organizzativo e di consenso (vedi lo sforzo compiuto con il referendum sulla procreazione, stravinto col 75% e le numerose associazioni cattoliche presenti sul territorio). Siamo uno dei Paesi europei con la maggior presenza cattolica nella società. Ciononostante la destra non sfrutta quest'opportunità: forse il fronte conservatore italiano dovrebbe darsi una svegliata.

@ Old Whig: Obama mi sta simpatico, forse fra i democratici è il più vicino alle nostre posizioni etiche. Staremo a vedere l'evoluzione della competizione.

Tolomeo da Lucca ha detto...

Ah se gli americani potessero prestarci almeno uno dei due,come si starebbe meglio in Europa! Comunque il voto dell'Iowa è più importante di quanto si creda,se si pensa che gli stati del Bible belt sono quelli con la maggiore affluenza alle presidenziali di novembre e presentano caratteri analoghi a quelli dell'Iowa. Il che è significativo sia per chi perde sia per chi vince. Detto altrimenti, una batosta per Giuliani significherebbe che non convince la destra "religiosa",nonostante Robertson,mentre la sconfitta della Clinton potrebbe essere compensata dal pieno di voti negli stati del New England. Anyway il livello politico americano sui temi religiosi è proprio altro rispetto a quello europeo. Obama e il rep. sembrerebbero dei bigotti da noi,il che è abbastanza sconcertante.

Emanuel ha detto...

Ciao Tolomeo, piacere di risentirti. Una domanda: chi è Robertson?
Grazie mille
Emanuel

Anonimo ha detto...

meglio uno stato senza religione o uno stato con una religione diversa dalla propria??
CIAO!!
Sasà